» Bernini from 60s to 80s »

Dalla Biblioteca del Design, il racconto per immagini delle aziende fondatrici della storica rivista Ottagono.

Di proprietà della famiglia Bernini, l’azienda appartiene alla storia dell’imprenditoria italiana e si distingue da subito per la cura nella scelta e nella lavorazione del legno, materiale che diventa elemento fondamentale e caratterizzante della G.B. Bernini. Tutta la sua produzione, ancor prima che sull’eleganza e sulla particolarità del disegno, si impernia sulla ricerca e l’impiego di legni di qualità pregiate, mantenendo in ciò una cura costante e dedicando una speciale attenzione anche ai più piccoli dettagli costruttivi.

Negli anni Cinquanta, sotto la guida dei due fratelli Fausto e Giancarlo Bernini, l’azienda abbandona l’impronta tradizionale e perseguendo con lungimiranza la strada del “mobile moderno” si avvale della collaborazione di importanti architetti tra cui Gio Ponti e Giancarlo Frattini che fu il promotore della nuova linea dei mobili Bernini.

Joe Colombo esordì come disegner progettando per Bernini il suo “Combi Center” (1963-64), un sistema di contenitori cilindrici: un disegno del tutto innovativo per gli anni Sessanta. Bernini coinvolse con la sua amicizia il geniale Carlo Scarpa, che disegnò per lui le librerie “1935”(1935) e “Zibaldone” (1976). Un’impronta particolare è stata lasciata da Sergio Coppola anch’egli amico di Bernini e Art Director della Società, i cui progetti contribuirono a dare prestigio al Catalogo così come quelli di altri grandi designer come i Fratelli Achille e Piergiacomo Castiglioni i cui progetti precorsero per forma e funzioni il tipico “radical design” degli anni Settanta. Protagonisti degli anni Ottanta come Giotto Stoppino, Angelo Mangiarotti, Fabio Lenci, Franco Poli, Gaetano Pesce, Lella e Massimo Vignelli progettarono per Bernini.

Oggi il marchio Bernini fa parte del Gruppo Industriale Busnelli.

Bernini, 1966.
Bernini, 1966.
Bernini, 1969.
Bernini, 1972.
Bernini, 1978.
Bernini, 1982.
Bernini, 1988.