Utilizzando lo stesso stile e format dei classici tutorial il “counter-tutorial” è diventato un potente strumento politico: un mezzo di protesta online che, veicolando temi di attualità crea consapevolezza e genera cambiamenti sociali.
Corinne Mazzoli, autrice del volume edito da Krisis Publishing, esplora gli aspetti legati alla varietà degli usi, culturali, identitari, estetici e politici del counter-tutorial, concetto che ha individuato, studiato e poi utilizzato all'interno di una serie di laboratori tra Messico, Slovenia e Italia, con l'obiettivo di affrontare temi di attualità, marcare uno specifico contesto socio-culturale.
“Il potenziale sovversivo dei counter-tutorial, quindi, può essere visto come un gesto killjoy: hackerando il formato del tutorial, essi ne contrastano la vuota leggerezza e insipienza, sostituendo la ripetitività e la banalità con l’inaspettato e una sorta di un effetto sorpresa.”
Miriam De Rosa
Ingresso gratuito senza tesseramento
Krisis Publishing
È una piattaforma di pubblicazione che indaga l'impatto dei media e della tecnologia sulle società contemporanee. Ogni progetto si declina in una ricerca intorno a un problema specifico nel campo della cultura visiva e delle politiche della rappresentazione. Krisis Publishing ha curato e pubblicato, tra gli altri, l’Atlante dei Classici Padani (2015), Entreprecariat (2018), Adversarial Feelings (2019), Design&Conflicts (2019), AI&Conflcts (2021), Il corpo virtuale (2022), Ecologia come testo, testo come ecologia (2023), Black Box Cartography (2023).
Corinne Mazzoli
È un'artista visiva e ricercatrice che vive e lavora a Venezia. Nel 2008 si laurea all'Accademia di Belle Arti di Firenze e nel 2012 in Progettazione e Produzione delle Arti Visive all'Università Iuav di Venezia. Attualmente è dottoranda in Scienze della formazione presso l’Università Milano Bicocca. Dal 2019 è docente di Videoarte per il Master of Fine Arts in Filmmaking di Ca' Foscari, Venezia. Da anni la sua pratica artistica si avvale di video, foto, installazioni e performance ed è incentrata sui costrutti identitari e sugli stereotipi di genere in relazione alla rappresentazione online del corpo. In ogni suo progetto ha prestato attenzione ai contesti socio-urbani e alle dinamiche che influenzano lo sviluppo dei legami comunitari, spesso mediati da attività devianti come il gioco d'azzardo compulsivo o la dipendenza fisica dal fitness.