WELCOME TO THE POST-ANALOG CONDITION*

a cura di Federica Sala

Giuliana Bruno, Atlante delle Emozioni. In viaggio tra arte, architettura e cinema, Johan & Levi, 2015

— 25 Jun, 2020 —
Libri

- i protagonisti del mondo del design rintracciano nei libri degli spunti attraverso cui guardare il presente -

Federica Sala è un curatore indipendente e design advisor. Collabora con istituzioni museali, fondazioni private, archivi storici, aziende, designer e riviste per ideare, sviluppare e produrre contenuti legati al mondo del design e dell’arte.

«Giuliana Bruno, napoletana, vive a New York dagli anni ’80 ed è docente di Visual and Environmental Studies alla Facoltà di Architettura di Harvard. Qualche anno fa mi sono imbattuta, su prezioso consiglio di un amico, in questo volume che mi ha spalancato le porte di una disciplina allora a me sconosciuta: la geografia emozionale. Il testo infatti è un “travelogue” che mette insieme diverse discipline artistiche sotto il segno del viaggio ed in relazione alle emozioni umane.

La geografia emozionale è una disciplina che studia principalmente le connessioni: tra il singolo ed il mondo esterno ma anche tra diversi individui in relazione ad un determinato input. La disciplina si basa sul concetto del movimento (motion) come espressione dell’emozione (emotion), facendo notare come la radice latina sia “emovere” quindi muovere all’esterno, traslocare, migrare. Da questo punto di partenza l’autrice ci insegna un nuovo modo di mappare noi stessi ed il mondo circostante, lontano dalla volontà di essere unificante e totalizzante bensì permeato dal costante concetto del movimento. Il suo viaggio attraversa l’arte, il design, il cinema, la moda passando da Peter Greenaway a Richter, da Gordon Matta-Clark a Leonardo da Vinci. Nel libro sotto il grande cappello della geografia emozionale troviamo spunti di filologia, sociologia, psicologia, filosofia in una grande stratificazione di connessioni che ruotano attorno all’uomo ed alle sue emozioni in relazione a quelle degli altri e in rapporto ai luoghi della vita.»


- Federica Sala