WELCOME TO THE POST-ANALOG CONDITION*

a cura di Matteo Ragni e Chiara Selmi

Eero Aarnio, Ball Chair, 1963

— 21 Jul, 2020 —
Progetti

- i protagonisti del mondo del design rintracciano nel passato un progetto attraverso cui guardare il presente -

courtesy Matteo Ragni Studio
courtesy Matteo Ragni Studio

Matteo Ragni (1972) è un designer industriale che concentra la propria pratica sull’unire funzione e innovazione tipologica. Ha lavorato per molte aziende ed è stato uno dei più giovani vincitori del Compasso d’Oro a 29 anni, nel 2001, con la posata usa e getta Moscardino, disegnata insieme a Giulio Iacchetti. Ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti nazionali ed internazionali tra cui un secondo Compasso d’Oro nel 2014 e i suoi progetti sono esposti presso prestigiose istituzioni.

Chiara Selmi, designer, collabora presso lo studio di Matteo Ragni.

«La Ball Chair è stata progettata da Eero Aarnio nel 1963 ed è stata presentata al Salone Internazionale del Mobile di Colonia nel 1966. La poltrona è stata spesso definita come una “stanza nella stanza” in cui potersi rifugiare, ipotizzando una sorta di isolamento sociale.

Durante i mesi scorsi ci siamo trovati confinati in un ambiente limitato e costretto a relazioni contingentate. Gli effetti della quarantena hanno inevitabilmente modificato il rapporto che abbiamo con i luoghi. Anche se non dovrebbe esistere spazio più intimo della nostra abitazione, le case, da private, sono diventate spazi pubblici aperti agli sguardi di conoscenti e colleghi attraverso le webcam dei nostri computer.

Siamo stati isolati in uno spazio fisicamente sconnesso da tutto il resto. Questo ci ha consentito di ritrovare, anche nel mezzo del soggiorno o di un balcone, un incredibile senso di intimità. Per scandire i momenti delle nostre giornate abbiamo dunque dovuto trovare la nostra "stanza nella stanza", ossia un guscio estraneo alle ingerenze del mondo esterno. Un rifugio gentile per noi ma soprattutto un'occasione per capire quanto una piccola azione possa essere responsabile di un bene comune.»


- Matteo Ragni e Chiara Selmi