WELCOME TO THE POST-ANALOG CONDITION*

a cura di Caret Studio

Achille e Piergiacomo Castiglioni, Toio, 1962, Flos

— 17 Jun, 2020 —
Progetti

-   i protagonisti del mondo del design rintracciano nel passato un progetto attraverso cui guardare il presente   -

Vetrina Showroom Flos in Corso Monforte a Milano: ironia e gioco per Toio, 2005
Vetrina Showroom Flos in Corso Monforte a Milano: ironia e gioco per Toio, 2005

Caret Studio - fondato nel 2014 da Matteo Chelazzi, Federico Cheloni e Giulio Margheri - si occupa di architettura, urbanistica e ricerca e deve il suo nome a un simbolo tipografico che indica una parola o una locuzione mancante.

«In questo momento di grande incertezza, dopo un lockdown di circa 60 giorni, ci ritroviamo a confrontarci con una sorta di nuovo inizio. Questa condizione ci ha fatto pensare alla nostra storia recente, in particolare all’Italia degli anni ‘50 e ‘60. Un periodo in cui il design ha avuto un ruolo fondamentale perché è stato capace di lavorare su diversi livelli di comprensione: gli oggetti non hanno avuto solo l’obiettivo di assolvere alla loro funzione ma sono stati il veicolo per diffondere nuove idee.

La lampada Toio di Achille e Piergiacomo Castiglioni rappresenta questo approccio progettuale, ed in una certa misura racconta il lavoro dei progettisti dell’epoca. Il nome è la traduzione scherzosa che gli autori coniano a partire dalla parola inglese toy, giocattolo, come scherzoso è anche l’accostamento tra un faro d’automobile importato dagli Stati Uniti e dei passanti di canna da pesca. La base in metallo laccato accoglie il trasformatore universale lasciato a vista, che serve da piede e contrappeso.

La Toio sembra la composizione di scarti di produzione, il progettista trasforma una serie disparata di componenti in un oggetto unico il cui disegno è curato fino alla vite. Tutto è ridotto all’essenziale mantenendo un forte contatto con le necessità pratiche. In questo progetto si può scorgere la desolazione del paesaggio di quegli anni e contemporaneamente la semplicità di un giocattolo pensato per gli adulti. La Toio nella sua semplicità e schiettezza oscilla tra il languore della distruzione e la voglia di ripartenza e di spensieratezza.»


- Caret Studio