WELCOME TO THE POST-ANALOG CONDITION*

a cura di Gabriele Lucchitta

Giovanni Anselmo, Senza titolo (Struttura che mangia), 1968

— 18 Jun, 2020 —
Progetti

- i protagonisti del mondo del design rintracciano nel passato un progetto attraverso cui guardare il presente -

Giovanni Anselmo, Senza titolo (Struttura che mangia), 1968, via MCA
Giovanni Anselmo, Senza titolo (Struttura che mangia), 1968, via MCA

Gabriele Lucchitta lavora nell’intersezione tra diverse discipline, esplorando tradizioni, culture locali e innovazioni tecniche. Contemporaneamente alla propria pratica progettuale, collabora con svariati studi, laboratori e aziende in Italia e all’estero.

«Un pilastro di granito al quale è agganciata una lastra dello stesso materiale, stretta al primo mediante un filo di rame. Fra pilastro e lastra si trova, pressato, un cespo di lattuga verde. Con il passare dei giorni questo appassisce e bisogna sostituirlo, altrimenti la lastra, per il diminuito volume del vegetale, cadrebbe.


In questa scultura Anselmo mette in contatto materia inerme con materia organica, creando un’opera che richiede il contributo dell’uomo per essere costantemente rinnovata e mantenuta in vita. Un rapporto stretto, che va alimentato reciprocamente, metafora del nostro indissolubile legame con l’ambiente. Lui provvede a noi, offrendoci continue opportunità di sopravvivenza. Allo stesso modo noi dovremmo prenderci cura di lui, per ripristinare quello che un tempo era considerato uno degli aspetti primari della vita.»


- Gabriele Lucchitta